Il presidente Alban Kraja si dimette

RIMINI - Il presidente del consiglio degli Immigrati, Alban Kraja, si è dimesso. O meglio, come si usa in politica, ha rimesso il proprio incarico nelle mani del Consiglio. È lo stesso Kraja a renderlo noto attraverso un comunicato stampa, con il quale annuncia anche il posticipo della Conferenza dei 15 ambasciatori dei paesi extra-Ue, inizialmente prevista per il 16 maggio ma sprovvista di finanziamenti. Conferenza che Kraja vorrebbe realizzare all’interno delle Giornate di studio del Pio Manzù. Possibilità invece scartata dal patron delle giornate, Gerardo Filiberto Dasi.Urge un po’ di ordine. Da diversi mesi Kraja e il Consiglio stanno organizzando una Conferenza con 15 ambasciatori dei Paesi extra-Ue confidando sul finanziamento della Provincia. Che però il presidente Ferdinando Fabbri, non concede. “Mancanza di soldi”, è la versione ufficiale, mentre lo stesso Kraja annunciando le dimissioni parla di scontro con Fabbri.Senza soldi non si fa nulla, così, con gli inviti già sui tavoli degli ambasciatori, il Consiglio deve rimandare tutto e Kraja annuncia le dimissioni. Poi gioca la carta Pio Manzù. In ottobre, durante le tradizionali giornate di studio, ci saranno centinaia di diplomatici stranieri, quindici in più non dovrebbero dire molto, devono aver pensato gli immigrati. Che però hanno fatto i conti senza l’oste. Gerardo Filiberto Dasi, anima e corpo del Centro Pio Manzù, non ne vuol sentire parlare. “Le cose vanno fatte bene - spiega - e non si possono mischiare. Questo tipo di evento richiede un anno per essere preparato e non si possono fare aggiunte dell’ultimo minuto. Se gli immigrati vogliono il mio aiuto lo darò con molto piacere, ma gli eventi non si possono improvvisare, tantomeno mischiare”.

Luigi Angelini

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