Ai venditori abusivi
Rimini offre 1700 posti
in alberghi e pizzerie

BOLOGNA — «Via dalla spiaggia, vi assumiamo noi». Ai venditori abusivi che invadono la riviera carichi di finte borse griffate, falsi Rolex e cd taroccati, Rimini lancia una superofferta di 1700 posti di lavoro regolari in alberghi, pizzerie, bar e negozi come cuochi, camerieri o commessi.
Rimini dichiara guerra al commercio abusivo e per reclutare gli extracomunitari disponibili a cambiare vita gli amministratori della Provincia hanno trasformato la spiaggia della capitale delle vacanze in una specie di ufficio di collocamento volante, dove ieri mattina sono già stati contattati quasi 800 venditori abusivi.
È stata la presidente del consiglio provinciale di Rimini, Adriana Neri, a scendere personalmente in spiaggia tra gli ombrelloni, con al fianco il presidente del parlamentino provinciale degli immigrati, Alban Kraja, per fare opera di convincimento.
Come è andata? «Molti hanno detto di essere disponibili, ma vedremo se davvero alle parole seguiranno i fatti», commenta Stefano Venturini, vicepresidente della Confcommercio dell'Emilia-Romagna che, insieme a Confesercenti e alle altre associazioni imprenditoriali della città romagnola, ha aderito al progetto della Provincia mettendo a disposizione dei venditori abusivi i 1.700 posti di lavoro vacanti, oltre il 90% nel settore turistico.
«Il commercio abusivo è un mercato illegale dietro il quale spesso c'è il racket — spiega Venturini —. Non ce l'abbiamo coi vu' cumprà, che sono l'ultimo anello della catena, ma diciamo che chi vuole sarà assunto nelle nostre aziende per dargli la possibilità di abbandonare il mondo dell'illegalità».
E continua: «Noi però non possiamo offrire i 40-50 milioni di vecchie lire che un vu' cumprà arriva a guadagnare in meno di due mesi, ma uno stipendio mensile di 1.200.000-2 milioni di lire pulito e regolare».
La vendita di merce contraffatta è un affare colossale dove circolano 12 milioni di cd taroccati (un italiano su quattro ne ha uno) e 40 milioni di orologi falsi, senza parlare dei 3 milioni di euro rappresentati dai finti capi firmati. Per arginare il fenomeno, la Confcommercio sta organizzando anche corsi di formazione in Tunisia per preparare al lavoro i futuri addetti di un villaggio turistico da 5.000 posti letto che sorgerà nel nord del Paese. E, con la Camera di commercio, si stanno studiando le possibilità di introdurre corsi di formazione anche in Algeria e Marocco.
Ma per combattere il commercio abusivo, al fianco di Confcommercio e Confesercenti è scesa in campo anche la Regione con una campagna di spot, manifesti e adesivi che ha come testimonial il comico Paolo Cevoli, alias Palmiro Cangini, il romagnolissimo assessore di Roncofritto lanciato da Zelig. Da domani al 12 agosto a Comacchio, Cesenatico, Ravenna, Rimini, Riccione, Misano e Cattolica verranno affissi 20 maximanifesti e in tutta la riviera saranno distribuiti un milione di adesivi e 200mila depliant, mentre le radio per un mese manderanno in onda lo spot di Cevoli-Cangini, trasmessi anche sulle spiagge. Costo complessivo 200 mila euro.
Che il gruppo di Alleanza nazionale in Regione (presentatore di un progetto di legge sul tema) si affretta a contestare: «Lo show del duo comico Cevoli-Pasi sull'abusivismo è proprio roba da pataccari».

INDIETRO